Siamo ben lontani da una soluzione per la questione del personale delle province in sovrannumero. Per incentivare l’assunzione di questi dipendenti, la Legge di stabilità 2016 ha creato un fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro, che concorra al trattamento economico del personale in esubero, nell’ambito del riordino definitivo che regioni ed enti locali dovranno portare avanti per una completa ricollocazione della forza lavoro.
Una volta sbloccati i 100 milioni, sarà un decreto del ministero dell’interno a chiarire come ripartire le risorse, in base al numero di dipendenti da collocare. Inoltre, sempre per rendere più veloce la procedura, un decreto del presidente del consiglio, 30 giorni dopo l’entrata in vigore della stabilità, commissarierà quelle regioni che non abbiano ancora predisposto un piano di ricollocamento, così come da accordo tra stato e regioni l’11 settembre del 2014.
Entro il 30 giugno 2016, infatti, il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie dovrà essere completato, così come previsto dalla riforma Delrio. Il commissario incaricato, qualora non via sia un piano di riordino, provvederà ad assegnare d’ufficio alla regione le funzioni non fondamentali svolte da province e città metropolitane. Nel caso invece esista un piano di riordino, ma non sia stato attuato, il commissario provvederà alla sua messa in pratica.
