Cambiano i tempi di accertamento per imposte dirette e Iva. Una disposizione della Legge di Stabilità, infatti, prevede che dal 1° gennaio 2016, infatti, gli ispettori del fisco avranno più tempo per gli accertamenti ordinari, ma non potranno più contare sul raddoppio dei termini in caso di violazioni, nella dichiarazione, che comportino l’obbligo di denuncia penale. Vediamo in dettaglio le novità.
Gli avvisi di accertamento
Fino al 31 dicembre prossimo i verificatori avranno a disposizione quattro anni, successivi a quello di presentazione della dichiarazione per sollevare eccezioni. Dal 1° gennaio, invece, gli anni diventeranno cinque.
Omessa dichiarazione
Attualmente l’amministrazione finanziaria ha tempo fino al 31 dicembre del quinto anno relativo all’omessa dichiarazione. Dal 1° gennaio, gli anni diventeranno otto.
Violazione con obbligo di denuncia penale
Il D. Lgs. 74/2000 prevedeva il raddoppio dei termini di accertamento in presenza di violazioni che comportino l’obbligo della denuncia penale. Dal 1° gennaio, invece, il raddoppio dei termini non è più previsto.
Le nuove disposizioni saranno retroattive, cioè si applicheranno al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2015 (per le persone fisiche sarà l’anno 2015 per quanto riguarda le dichiarazioni fiscali). Infine, non è prevista nessuna modifica ai tempi della voluntary disclosure, che ha terminato la prima fase il 30 novembre scorso e che ha raccolto oltre 130.000 istanze.
