
Il Jobs Act ha completato il suo iter attuativo da oltre un mese. Ora però gli operatori del settore, le aziende e i loro consulenti, si trovano con un problema inaspettato: mancano le istruzioni operative.
La denuncia è arrivata nei giorni scorsi da parte di Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi Consulenti del lavoro. Dal 24 settembre, data in cui sono entrati in vigore gli ultimi quattro decreti attuativi del Jobs Act, non sono state emanate le necessarie direttive per permettere agli esperti del settore di capire quali siano le strade corrette. In particolare, il riordino degli ammortizzatori sociali ha creato qualche grattacapo: “Le imprese edili – ha spiegato De Luca – così come quelle del settore artigiano, stanno ancora domandando se l’anzianità di effettivo lavoro di 90 giorni è requisito, per il lavoratore, essenziale per il trattamento ordinario di cassa integrazione salariale per eventi oggettivamente non evitabili”.
Inoltre, proprio perché l’ok agli ultimi quattro decreti attuativi è arrivato lo scorso 24 settembre, gli operatori del settore non sono in grado di stabilire se questa data rientri, o meno, nel computo delle 52 settimane di intervento sulla cassa integrazione ordinaria per il biennio precedente. Insomma, a quasi tre mesi dal completamento dell’iter del Jobs Act, serve un ultimo intervento che chiarisca gli ultimi dubbi, specie in una materia così delicata come quella della cassa integrazione.