Multe più salate per gli inadempimenti sulla sicurezza lavoro. Ammende e sanzioni infatti vanno su del 9,6%, per le violazioni commesse dal 1° luglio, senza arrotondamento per i nuovi importi. Lo precisa il ministero del lavoro nella nota prot. n. 12059/2013. Per esempio, dimenticare di effettuare la valutazione dei rischi costa oggi al datore di lavoro l'ammenda da 2.740 a 7.014,40 euro; fino al 30 giugno la multa è stata da 2.500 a 6.400 euro. La novità è stata prevista dal dl n. 76/2013 (il pacchetto lavoro) in vigore dal 29 giugno. Tra le varie modifiche normative introdotte, spiega il ministero, il decreto ha modificato il comma 4-bis dell'art. 306 del Tu sicurezza (dlgs n. 81/2008) e nella nuova versione recita così: «Le ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal presente decreto nonché da atti aventi forza di legge sono rivalutate ogni cinque anni con decreto del direttore generale della direzione generale per l'attività ispettiva del ministero del lavoro e delle politiche sociali, in misura pari all'indice Istat dei prezzi al consumo previo arrotondamento delle cifre al decimale superiore. In sede di prima applicazione la rivalutazione avviene, a decorrere dal 1° luglio 2013, nella misura del 9,6%». La norma, precisa il ministero, individua in un decreto direttoriale lo strumento per la rivalutazione quinquennale di ammende e sanzioni pecuniarie; e inoltre consente l'immediata applicazione della rivalutazione, dal 1° luglio, in quanto già fissata nella misura del 9,6%. Pertanto, tutte le ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative previste dal Tu sicurezza nonché da altre normative, riferite a violazioni commesse dal 1° luglio, sono incrementate del 9,6%.