
La richiesta di dati sull'annualità 2007 assume una particolare valenza: il contribuente, rispondendo alla comunicazione e riempiendo il questionario anche per tale annualità effettua un adempimento al quale non risulterebbe più tenuto in virtù della citata decadenza dei termini per l'accertamento e dalla quale possono derivargli però dei problemi.
La missiva inviata ai contribuenti ricorda che i prospetti richiesti devono essere «obbligatoriamente» compilati. L'obbligo in questione si trasforma tuttavia in mera facoltà per quanto riguarda il 2007.
Come muoversi a fronte di tali richieste dell'amministrazione finanziaria? Dal punto di vista giuridico i destinatari potranno limitarsi a compilare la parte del questionario relativa all'anno 2008, anche perché la mancata comunicazione dei dati 2007 non potrà mai dar luogo a un accertamento d'ufficio.
«Ancora una volta i principi cardine sanciti dallo Statuto dei diritti del contribuente sono stati calpestati», afferma Marco Cuchel, presidente dell'Associazione nazionale commercialisti, che ha segnalato l'invio dei questionari sul 2007, «incrinando il rapporto di fiducia fra contribuenti e fisco che dovrebbe essere invece alla base di un corretto e costituzionalmente orientato sistema tributario».
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