
A darne notizia, nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri, a Bruxelles, il presidente dell'organismo comunitario, Michèle Coninsx, elencando i progressi compiuti in particolare nella lotta contro le truffe (382 gli episodi ai quali gli investigatori Ue si sono dedicati), poi nello sgominare il traffico di droga (263 casi) e nel fermare la criminalità organizzata (231); dal 2002 (anno dell'istituzione di Eurojust) ad oggi, l'attività d'indagine fra i vari paesi del vecchio continente, sottolinea, ha subito un'impennata, giacché le questioni affrontate si sono moltiplicate per otto. Alla nostra penisola arriva un fondamentale riconoscimento per aver giocato «un ruolo importante in molti settori di azione» ma anche perché, continua, è stata coinvolta nel lavoro dell'agenzia in 94 casi, collocandosi così al quarto posto dopo Francia (110), Svezia (99) e Austria (95).
Tra i nuovi fenomeni delinquenziali che stanno pericolosamente avanzando si segnala la pirateria marittima (gli assalti alle navi e all'equipaggio, con conseguente furto delle merci e dei prodotti trasportati, che si verificano soprattutto nell'Oceano Indiano e nel Golfo di Aden, ndr), fronte su cui Eurojust sta concentrando i propri sforzi fin dal 2009, anno del primo meeting di coordinamento dell'organismo, servendosi anche delle competenze di personale italiano per lo scambio di informazioni (tutte confluite, poi, in un dossier di Europol, l'ufficio anti-crimine dell'Ue) e delle buone prassi. E, pertanto, in autunno sarà realizzato un volume con tutte le notizie utili per il contrasto ai saccheggi in mare, destinato agli esperti.
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