
Secondo il Financial Times, che cita il commissario Ue alla fiscalità, il lituano Algirdas Semeta, le misure lanciate da Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, saranno estese agli hedge fund e ai private equity e costringeranno i 27 stati dell'Ue a cooperare per impedire che gli istituti finanziari, tramite accordi transnazionali, aggirino i sistemi fiscali nazionali.
«Ritengo», spiega Semeta, «che la situazione politica sia cambiata e ci consenta di avviare lo scambio automatico di informazioni in modo più accelerato di quanto inizialmente previsto dai singoli stati membri». A frenare sulla proposta sono Austria, Lussemburgo e Irlanda, tutti paesi che ospitano fondi e società che si prestano a trovare scappatoie per aggirare il fisco. Finora Bruxelles aveva concentrato gli scambi di informazioni sui depositi bancari piuttosto che su strumenti finanziari più complessi. Semeta assicura che la sua squadra «sta lavorando duro» per «accelerare la presentazione delle proposte».