
Ma torniamo al decreto del ministro che ha ufficializzato i correttivi crisi per l'anno 2012 e gli indicatori di coerenza e normalità economica, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 27 marzo 2013.
Si tratta in buona sostanza di una vera e propria riconferma degli indicatori utilizzati nella versione Gerico 2012 dello scorso anno.
Il decreto si compone tecnicamente di due allegati. Nel primo sono contenuti gli indicatori di coerenza economica la cui finalità è quella di contrastare situazioni di non corretta compilazione da parte dei contribuenti del modello dei dati rilevanti ai fini dello studio di settore. Appartengono a questa prima categoria i seguenti nove indicatori di coerenza economica: a) incoerenza nel valore delle rimanenze finali e/o delle esistenze finali relative a opere, forniture, servizi di durata ultrannuale; b) valore negativo del costo del venduto, comprensivo del costo per la produzione di servizi; c) valore negativo del costo del venduto, relativo a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso; d) valore del costo del venduto, relativo a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso, superiore al valore dei corrispondenti ricavi; e) presenza anomala di costi o ricavi relativi a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso; f) mancata dichiarazione delle spese per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria in presenza del relativo valore dei beni strumentali; g) mancata dichiarazione delle spese per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria in presenza del relativo valore dei beni strumentali; h) mancata dichiarazione del valore dei beni strumentali in presenza dei relativi ammortamenti; i) mancata dichiarazione del numero e/o della percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione in presenza di utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro.
Andrea Bongi
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