Un aiuto ai controlli fiscali dai cittadini. Segnalare la mancata emissione di uno scontrino o di una ricevuta alla Gdf non è più tabù. Nel 2012 sono state 4.504 le chiamate ricevute in Lombardia dal 117 per la segnalazione di un'irregolarità tributaria. Quelle anonime sono state 1.861, vale a dire circa il 40%, un dato in sensibile diminuzione rispetto al passato. «Questo significa due cose», commenta Renato Maria Russo, comandante regionale Lombardia delle Fiamme gialle, «la prima è che la gente ha fiducia in noi e non ha timore nel fornire i propri dati, che vengono trattati con la massima riservatezza. La seconda, ancor più importante, è il cambiamento culturale che si sta verificando. Ai cittadini dà fastidio vedere un evasore». Ieri mattina a Milano sono stati presentati i risultati dell'attività operativa svolta nel 2012 dalla Gdf in Lombardia. Il totale recuperato a tassazione oltrepassa i 20 miliardi di euro, cui vanno sommati 873 milioni di Iva e 78 milioni di Irap non versate. Le verifiche operate dai militari dell'amministrazione finanziaria sono state 3.225, a cui si sono aggiunti oltre 9 mila controlli e 66 mila controlli strumentali (48 mila sull'emissione di scontrini e ricevute, 18 mila sul trasporto delle merci). Gli evasori totali scoperti dalla Gdf lombarda hanno superato quota mille, facendo venire alla luce un imponibile occultato di 13,3 miliardi di euro. Un altro dato rilevante interessa l'adesione ai pvc: sono 1.044 i contribuenti che hanno accettato i rilievi degli uomini in divisa, «ammettendo» una base imponibile ai fini delle dirette di 1,9 miliardi di euro e versando oltre 8 milioni di Iva. «L'aumento delle adesioni rispetto all'anno precedente sfiora il 150%», osserva il generale Russo, «e testimonia in maniera inequivocabile la migliore qualità dei rilievi mossi. Non siamo più di fronte a contestazioni che avviavano contenziosi lunghi decenni, ma a rettifiche precise e ben motivate che convincono il contribuente a pagare subito e a chiudere quindi sul nascere la sua partita con il fisco». I sequestri effettuati nel 2012 in relazione a reati fiscali sono stati 380: il valore dei beni mobili e immobili sottoposti alla misura cautelare supera i 353 milioni di euro.