
La decisione di alcune compagnie telefoniche e fornitori di energia di emettere bollette 28 giorni ha suscitato fin da subito notevoli perplessità tra i consumatori. Un emendamento al decreto fiscale potrebbe però mettere lo stop definito a questa pratica.
Bollette 28 giorni: lo stop da un emendamento
Tra gli emendamenti al decreto fiscale appena reso noto, è presente un provvedimento volto a tutelare gli utenti dalla pratica commerciale messa in atto da diversi operatori dell’energia e dei servizi telefonici.
Molti utenti infatti, attivando un nuovo contratto, sono stati costretti ad aderire alla pratica di fatturazione ogni 4 settimane, con un cambiamento sostanziale rispetto alle tariffe mensili prima applicate.
In alcuni casi inoltre il cambiamento è stato applicato anche a contratti già in essere, con gli utenti che si trovano quindi costretti a pagare l’equivalente di una mensilità aggiuntiva ogni anno.
Bollette 28 giorni: la norma
La norma contro le bollette 28 giorni potrebbe trovare un’effettiva attuazione a breve, con conseguenze importanti per gli operatori del settore.
Infatti sono state ipotizzate sanzioni per le compagnie che non modificheranno la periodicità della fatturazione, con sanzioni fino a 5 milioni di euro e con un minimo di 500.000 euro.
Tuttavia la multa non sarà l’unico provvedimento; infatti l’emendamento contiene anche una misura di risarcimento per gli utenti, ai quali dovrà essere riconosciuto un importo minimo di 50 euro per ogni contratto. Tuttavia è possibile che vengano inasprite le cifre dei rimborsi, in quanto secondo alcune associazioni dei consumatori, le compagnie dovrebbero restituire per intero quanto fatturato in eccedenza fino ad ora; ne consegue che il risarcimento forfettario proposto potrebbe non essere ritenuto adeguato.
Si tenga presente a tal proposito che l’ammontare delle cifre ricavate dalla fattura aggiuntiva non è indifferente; secondo alcuni calcoli sarebbero circa 1,2 miliardi annui le somme derivanti dalla fatturazione breve per il solo traffico telefonico mobile e fisso.
Come detto, il provvedimento al momento sta seguendo l’iter di approvazione previsto per gli emendamenti al decreto fiscale, ma visto l’interesse per i consumatori e il clamore suscitato dal caso, non si esclude che il decreto possa essere modificato ulteriormente a favore dei consumatori.
Precisiamo infine che la fatturazione a 28 giorni non è stata applicata da tutte le compagnie telefoniche e dell’energia, anche se tale prassi ha coinvolto alcuni tra i nomi più importanti del settore.