
Quando l'accertamento bancario intervenuto sul contribuente è sufficientemente motivato, il che significa spiegare i movimenti intercorsi, la loro natura e l'effettivo beneficiario, è riconosciuta legittima la rettifica del dichiarato dal contribuente, ai fini Iva. E’ quanto affermato dalla Cassazione con l’ordinanza n. 18943 del 2010.
a cura della Redazione