
Ecco le principali novità che avrebbero riguardato lenuove rendite catastalinel caso in cui la riforma del catasto fosse stata approvata.
Nuove rendite catastali: al via la bozza di due anni fa?
Quella dellariforma del catastoe del calcolo delle rendite non è una novità; infatti sono trascorsi ormai due anni dall’approvazione di una bozza di modifica, che ora potrebbe però essere adottata in via definitiva. Tuttavia il condizionale è ancora d’obbligo, in quanto per una tematica delicata e sentita come quella in questione sarà necessario attendere il via definitivo per conoscere la reale portata della riforma. Tuttavia è possibile fin da ora delineare le misure chiave che potrebbero caratterizzare le novità in questione.
Il punto principale è proprio la revisione delle modalità dicalcolo delle renditecatastali, che verrà effettuata secondo un nuovo algoritmo che terrà conto di alcuni parametri principali. Oltre alla collocazione dell’immobile, al periodo di costruzione e al tipo di finitura presente, verrà considerato anche ilvalore medio di mercatoper immobili simili collocati nella medesima area, in modo da restituire un valore il più possibile prossimo al reale valore di mercato. Tuttavia il nuovo valore dell’immobile non sarà calcolato solo in funzione di questo parametro ma verrà commisurato anche ad altri fattori, come il valore di locazione dell’immobile in questione. Quello che dovrebbe risultare, una volta portati a termine tutti i ricalcoli del valore catastale, dovrebbe essere un quadro più omogeneo dei valori stessi.
Nuove rendite catastali: l’Italia si adegua alle richieste UE
La rinnovata attenzione dedicata al tema dellenuove rendite catastalipotrebbe stupire, ma è in realtà legata ad una nuova raccomandazione da parte dell’Unione Europea, che ha recepito gli sforzi fatti dal nostro paese in materia, pur osservando lo stallo della riforma del catasto. La riforma del catasto e delle rendite si renderebbe quindi necessaria; tuttavia è necessario attendere ancora qualche giorno per comprendere se il via alla riforma sarà definitivo. Anche nel 2016 infatti, in vista dell’approvazione dellalegge di delega fiscale, si era parlato di un’imminente approvazione della bozza che tuttavia è rimasta ferma ancora per un anno sul percorso previsto per la definitiva approvazione parlamentare.
Nel caso in cui la riforma venisse definitivamente riavviata, non dovrebbero essere necessari ulteriori tempi di attesa per l’attuazione, in quanto la bozza di cui abbiamo parlato appare come già ben delineata nei suoi principi cardine.