
Il termine stalking è ormai entrato nel linguaggio comune per definire un comportamento ossessivo, che causa ansia o fastidio a chi lo riceve, costringendo la persona oggetto delle attenzioni eccessive a modificare in tutto o in parte i propri comportamenti. Quando questo tipo di definizione può essere applicata ai rapporti tra condomini?
Lo stalking: la definizione di atto persecutorio
Secondo il codice penale italiano può essere definito atto di stalking un qualsiasi comportamento ripetuto connotato da minacce o da molestie, la cui conseguenza su chi ne è oggetto sia uno stato di ansia, di paura o di timore per la propria incolumità o per quella dei famigliari.
La contestazione di questo tipo di reato è nota per quanto riguarda ad esempio le relazioni affettive terminate, ma il reato di stalking può in teoria configurarsi a prescindere dalla relazione che intercorre tra due o più persone, ed è applicabile quindi anche al caso dei vicini di casa molesti, in ambito condominiale o in situazioni abitative diverse.
Lo stalking tra condomini
L'applicazione del reato di stalking per comportamenti persecutori tra condomini non è una novità assoluta, come dimostrano alcune sentenze (ad esempio la sentenza della Corte di Cassazione n° 26878/2016). È quindi considerato stalking il comportamento di un vicino che costringa altri condomini a modificare le proprie abitudini di vita o i comportamenti per evitare che la condotta del vicino stesso interferisca con la propria vita e con le proprie abitudini.
Nel caso in cui un condomino ritenga di essere vittima di atti persecutori, o reiterati al punto di dover modificare le proprie abitudini, è possibile rivolgersi alle forze dell'ordine per segnalare l'accaduto. Chi subisce lo stalking può sporgere una querela, che diventa invece un atto d'ufficio nel caso in cui la vittima degli atti persecutori sia una persona diversamente abile o un minore.
Nel momento in cui si sporge una querela è possibile richiedere anche una misura cautelare, in modo che la persona che commette stalking sia impossibilitata ad esempio ad avvicinarsi al luogo di residenza delle persone vittime dello stalking.
Sarebbe complicato in questa sede stabilire quali comportamenti possano essere ricondotti alla definizione di stalking; tuttavia per ogni tipo di comportamento che violi la serenità della persona o del nucleo famigliare, consigliamo di rivolgersi ad un legale e alle forze dell'ordine per attuare la procedura prevista nel caso di stalking o di eventuali altri reati.