
Come regolarsi nel caso in cui non si riescano a rispettare i termini di registrazione previsti per legge per i contratti di affitto? Quali sono le sanzioni previste per chi registra un contratto di affitto in ritardo? Scopriamolo con questa guida che spiega due aspetti molto importanti per chiunque affitti una casa in un condominio o in qualunque altro tipo di immobile residenziale.
Contratto di locazione: registrazione obbligatoria e tardiva registrazione
Partiamo innanzitutto dal precisare un punto non indifferente per chiunque decida di concedere in locazione un immobile, cioè l'obbligatorietà della registrazione del contratto di locazione. Come previsto dal decreto n°223/2006, l'Agenzia delle Entrate ha reso obbligatoria, in tutti i casi, la registrazione del contratto di affitto, entro e non oltre i trenta giorni dall'inizio della locazione stessa. In caso di mancata registrazione, il locatore può incorrere in sanzioni pecuniarie, con ammontare diverso a seconda dei casi specifici.
Nel caso in cui non venga rispettato il limite massimo di un mese, è comunque possibile effettuare la registrazione del contratto di affitto. In questo caso comunque si incorre in sanzioni, proporzionate al periodo di ritardo. Analizziamo nel dettaglio quali sono le sanzioni previste, nel caso in cui il locatore decida autonomamente di registrare il contratto, cioè nei casi nei quali non avviene un intervento diretto dell'Agenzia delle Entrate.
Le sanzioni per tardiva registrazione dei contratti di affitto
Qualora chi concede in affitto un appartamento o un immobile in genere decida di provvedere alla registrazione del contratto scaduti i trenta giorni ma entro novanta giorni dalla locazione, la sanzione applicata è pari al 12% dell'importa di registro.
Nel caso in cui la registrazione avvenga oltre i tre mesi ma comunque entro il primo anno dall'effettiva data di inizio della locazione, la sanzione sale al 15%; per i periodi superiori all'anno invece la sanzione prevista è del 120%.
Per quanto riguarda le sanzioni ordinarie, diverso è invece il caso di mancato pagamento e di mancato ravvedimento da parte del locatario; in questo caso la sanzione può infatti raggiungere il 240% dell'imposta prevista.
Infine, qualora in fase di registrazione il canone di affitto dichiarato sia inferiore rispetto a quello effettivamente applicato, è possibile che venga inflitta una sanzione compresa tra il 200 ed il 400 per cento della differenza tra l'imposta pagata e quella dovuta effettivamente.