
Con la circolare n° 133 l'INPS ha diffuso le modalità di attivazione del progetto SIA (sostegno all'inclusione attiva). Scopriamo le caratteristiche di questa misura di contrasto alla povertà e chi sono gli aventi diritto.
SIA per le famiglie in condizioni disagiate
Il sostegno per l'inclusione attiva è una misura di contrasto alla povertà per le famiglie nelle quali sono presenti minori, disabili o donne in stato di gravidanza. Non si tratta di una novità assoluta, in quanto nelle sue linee guida era già stato presentato in precedenza; tuttavia il piano ha preso ora il via definitivo, con il dettaglio degli aventi diritto e le modalità di intervento. Come già comunicato in precedenza, coloro che hanno diritto ad accedere al sostegno possono farne richiesta al comune di residenza che trasmetterà i dati ricevuti all'INPS per le verifiche del caso. È bene ricordare che la misura non prevede solo l'erogazione di un sostegno economico, ma la realizzazione di un progetto atto a coinvolgere tutti gli appartenenti del nucleo famigliare, con la creazione di un percorso lavorativo e di studio personalizzato.
Chi ha diritto alla SIA
I requisiti per la presentazione della domanda di sostegno al reddito sono i seguenti:
- essere cittadini italiani o titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo
- risiedere in Italia da almeno due anni, al momento di presentazione della domanda
- non essere possessori di un veicolo immatricolato nei 12 mesi precedenti
- non possedere un veicolo o un motoveicolo con cilindrata superiore rispettivamente ai 1.300 cc e 250 cc immatricolati nei tre anni precedenti alla richiesta
Inoltre nel nucleo famigliare devono essere presenti una donna in stato accertato di gravidanza o un minore o un disabile.
A quanto ammonta il sostegno al reddito SIA
Il sostegno diretto al reddito avviene tramite il riconoscimento di una cifra mensile, che varia a seconda del numero dei componenti del nucleo famigliare, ed è pari ad 80 euro per ogni componente, fino alla cifra massima di 400 euro riconosciuta per 5 o più appartenenti al nucleo.
I fondi disponibili complessivamente ammontano a 750 milioni di euro, suddivisi su base regionale in base ad alcune variabili che tengono conto della popolazione complessiva e della presenza di redditi bassi. Secondo quanto comunicato dall'INPS, sono la Campania e la Sicilia le regioni destinatarie degli importi maggiori, con circa 112 milioni di euro per ogni regione, seguite dalla Lombardia con circa 90,5 milioni di euro.