
Non poter affittare un appartamento per cause derivanti dal condominio: cosa accade in questi casi? Scopriamo cos'è il risarcimento per l'affitto perduto in seguito ad una recente sentenza in merito.
Condominio: i danni all'appartamento di un condomino
La Corte di Cassazione è stata di recente chiamata a pronunciarsi in merito alla richiesta di risarcimento danni da parte di un condomino, che ha chiesto all'intero condominio di essere risarcito in seguito ai problemi derivanti dalle infiltrazioni di acqua dalla copertura, che avevano causato notevoli danno all'appartamento di sua proprietà. Oltre al danno materiale visibile, il proprietario dell'appartamento aveva però chiesto anche di essere risarcito dei mancati introiti derivanti dalla locazione dell'immobile, che non era stata possibile proprio a causa dei danni causati dalle infiltrazioni dal soffitto che avevano compromesso l'utilizzo dell'appartamento.
La decisione della corte: il condominio deve pagare
La sentenza della Corte di Cassazione ha riconosciuto il danno causato all'appartamento, riconducendone la responsabilità a tutti i condomini, in quanto il danno è stato causato da una parte comune, cioè dalla copertura. Inoltre nella questione specifica è stata coinvolta anche la ditta esecutrice dei lavori sul tetto, chiamata in causa per non conformità dei lavori stessi, in seguito ai quali si erano verificate le infiltrazioni. Già nel primo grado di giudizio la ditta incaricata dei lavori era stata riconosciuta colpevole e costretta a eseguire di nuovo i lavori appena terminati, per riportare allo stato ottimale il tetto dell'edificio.
Oltre a ciò che riguarda il danno materiale causato all'appartamento quindi, la sentenza rappresenta un punto importante per le controversie condominiali, in quanto riconosce anche il danno derivante dalla mancata locazione dell'appartamento. Ciò è particolarmente significativo, in quanto il risarcimento per l'affitto perduto potrebbe essere richiesto per altri tipi di problematiche riconducibili al caso.
Significativo nel caso specifico è stato il riconoscimento dell'interesse da parte del proprietario danneggiato, che era stata invece messa in dubbio nel primo grado di giudizio, quando questi non aveva presentato una richiesta specifica e quantificata di risarcimento del danno subito per l'affitto perduto.
Per quanto riguarda il risarcimento invece, esso è stato calcolato in base al presunto introito che il proprietario avrebbe potuto ricavarne, effettuato in base al presunto valore dell'immobile in condizioni ottimali, cioè prima dei danni causati dalle infiltrazioni e per tutto il periodo compreso tra l'avvenuto danneggiamento e il ripristino della copertura.