
La riforma del lavoro denominata Job Act ha messo in atto una possibilità di riduzione dell'orario di lavoro per chi è affetto da gravi malattie. In questa guida analizzeremo chi può usufruire della possibilità e quali sono le modalità per farne richiesta.
Lavoro part-time per i malati gravi, ma non per tutti
Partiamo dal primo punto di questo aspetto della riforma del lavoro, cioè la tipologia di malati che possono chiedere la riduzione dell'orario lavorativo. Non tutte le patologie sono infatti incluse nella possibilità, anche se gravi. Il Job Act prevede infatti che la concessione del part time possa essere riconosciuta solo ai malati oncologici o a chi soffre di malattie cronico-degenerative che necessitano di terapie salvavita e che comportino un'effettiva riduzione della capacità di lavoro. In realtà questa possibilità non è un'assoluta novità dell'ultima riforma in quanto riprende, regolamentandola, un'opportunità già presente da diversi anni.
Come richiedere il part time
La riduzione dell'orario di lavoro da tempo pieno a tempo parziale può essere effettuata presentando una semplice richiesta al datore di lavoro che non può rifiutare la domanda. Questa tipologia di richiesta, infatti, non segue le normali riduzioni dell'orario di lavoro per altri motivi, e diventa quindi prioritaria anche in presenza di altre richieste di riduzione dell'orario o di diverse necessità aziendali. Per l'ottenimento del part time è necessaria la valutazione da parte di un'apposita commissione dell'ASL che stabilisce l'effettiva impossibilità del lavoratore a continuare un rapporto di lavoro a tempo pieno.
Una volta ottenuto il part time, il lavoratore ha la facoltà di ritornare al contratto di lavoro a tempo pieno in qualsiasi momento o di continuare a usufruire dell'orario ridotto. Anche in questo caso la procedura da seguire è molto semplice: è sufficiente una richiesta all'azienda. Si tenga presente che questa possibilità è data solo se la malattia interessa direttamente il lavoratore pubblico o privato. Qualora il malato sia invece un parente, anche se stretto, esiste la possibilità di richiesta della riduzione dell'orario di lavoro, ma questa è subordinata alle altre richieste simili e deve essere compatibile con le necessità aziendali.
Se quindi la riduzione dell'orario di lavoro rappresenta un obbligo per l'azienda qualora il soggetto interessato dalla malattia sia il dipendente, essa diventa una possibilità per l'assistenza al coniuge, ai figli o altri parenti, a meno che non sussistano le condizioni di assistenza continua, come definite dalla legge 104.