
Ha raggiunto l'1,98% il tasso di interesse agevolato applicato per il credito. Scopriamo l'andamento di questo tasso in relazione agli altri tassi di interesse europei.
Credito agevolato: l'aumento del tasso di interesse
Rispetto all'1,93% fatto registrare nel mese di marzo, il tasso agevolato del mese in corso ha subito un aumento dello 0,05%. Nonostante la crescita però è bene precisare che l'andamento altalenante del tasso di interesse in questione, in corso da inizio anno, non ha di fatto peggiorato il valore del tasso, che si mantiene in prossimità dei minimi storici raggiunti nel 2015 (1,83% registrato a maggio dello scorso anno).
Il tasso di interesse in questione riguarda nello specifico il credito di tipo agevolato che viene concesso alle aziende operanti nei settori dell'artigianato e del commercio e alle industrie; tuttavia la variazione minima dell'interesse fa presupporre che anche altri tipi di tassi agevolati ad esso correlati subiranno variazioni minime (o resteranno invariati).
L'andamento del tasso agevolato non ha destato grandi sorprese; infatti questo viene calcolato in base al tasso di interesse nazionale e alle commissioni per gli Istituti di Credito, che continuano a basarsi sui valori determinati per il 2015. La questione delle commissioni 2015 non è però di poco conto, se si calcola che in caso di variazione dei valori di riferimento per il 2016, la differenza verrà applicata anche ai tassi agevolati di tutto l'anno, compresi quelli già calcolati per i mesi precedenti.
La variazione dei tassi europei e nazionali
Il tasso di interesse agevolato non è però l'unico ad aver subito una variazione, seppur lieve. Infatti anche il tasso di riferimento comunitario per l'Unione Europea ha subito un ritocco, questa volta al ribasso, attestandosi all'1,03% rispetto all'1,06% del mese precedente.
Il tasso europeo è importante anche per il nostro paese, in quanto è su questo parametro che vengono calcolati i tassi di riferimento per gli incentivi destinati all'impresa.
In calo anche il tasso di sconto europeo, che ha subito un calo per la prima volta dopo un anno e mezzo.
Stessa sorte anche per l'Euribor, che nei suoi valori medi a tre mesi ha visto un calo che ha portato il tasso a -0,025% (indicatore a base 360) e a -0,028% (indicatore a base 365). La variazione rispetto al mese precedente (febbraio) è stata quindi dello 0,045% e dello 0,046%.