Secondo quanto emerge dal bollettino mensile dell’ABI, in Italia, sembra si sia deciso a porre un freno al cosiddetto fenomeno del credit crunch, incentivando la concessione di prestiti e mutui che possano dare ossigeno alla ripresa economica delle famiglie e delle imprese. Il rapporto dell’ABI evidenzia che i tassi sui mutui permangono nella loro discesa e che i tassi di interesse sui prestiti si sono assestati su livelli inferiori a quelli evidenziati in precedenza.
Il primo punto sul quale si è soffermato il Bollettino mensile dell’ABI riguarda le operazioni finalizzate all’acquisto di prima abitazione. Il relativo tasso medio si è contratto passando dal 3,23% del mese precedente al 3,19% di agosto: una simile dinamica ha fatto segnare il valore più basso dal giugno del 2011. Sul fronte delle imprese, il tasso medio sulle nuove operazioni si è altresì contratto, registrando il valore più basso dal marzo del 2011: in questo caso il tasso si è assestato al 2,89% dal 3,09% di luglio. In generale, poi, il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,77%, laddove nel mese precedente a quello delle rilevazioni era posto al 3,81%.
Se i tassi dei mutui scendono, facendo aumentare la concessione degli stessi, la situazione non risulta molto differente sul versante dei prestiti bancari. I dati relativi allo scorso mese di agosto, quindi in riferimento a un periodo precedente all’avvio della nuova TLTRO (Long Term Refinancing Operation), mostrano un miglioramento del trend, anche se sul fronte tendenziale è stata riscontrata una leggera contrazione del 2,3%. In linea generale, i finanziamenti a nuclei familiari e a realtà imprenditoriali si sono assestati al - 1,1% come variazione annua ad agosto 2014 dal -1,3% del mese precedente e -4,5% a novembre 2013. L’ABI evidenzia altresì che il dato inerente al mese di agosto è il miglior risultato ottenuto in merito ai prestiti bancari dal lontano luglio del 2012. Per concludere, l’ABI ha rilevato che dal periodo convenzionalmente considerato pre-crisi, vale a dire dalla fine del 2007, a oggi i prestiti all'economia sono passati da 1.673 a 1.818 miliardi di euro e quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.418 miliardi di euro.