La legge 104/92, come noto a molti, prevede dei permessi di ventiquattro ore nell’arco del mese concessi al lavoratore per assistere il proprio familiare in caso di necessità. Di seguito vedremo cosa ha stabilito la Corte di Cassazione sotto il profilo lavorativo nel caso in cui il lavoratore abusi del diritto-beneficio offerto dalla legge ai fini assistenziali.
Con una recentissima sentenza, la Suprema Corte ribadisce che è legittimo il licenziamento disciplinare del lavoratore nel caso in cui approfitti dei permessi concessi a fronte delle poche ore che realmente quest’ultimo avrebbe bisogno. Di riflesso, i permessi che spettano al lavoratore devono coincidere con le ore realmente necessarie ai fini assistenziali pena il licenziamento disciplinare che la Corte sottolinea essere “in tronco” poiché il lavoratore non adempie e non rispetta le esigenze aziendali, facendo venir meno, quindi, la base fiduciaria nel rapporto di lavoro tra datore e lavoratore.
