
Con l'aiuto di questa guida, scopriamo come si calcola il trattamento di fine rapporto (TFR). Prima dell'esempio di calcolo vediamo cosa si intende per TFR e quali sono i lavoratori che hanno diritto a questa retribuzione posticipata.
Cos'è il TFR?
Il TFR, o trattamento di fine rapporto, è una somma che il lavoratore riceve al termine del rapporto di lavoro. Esso viene riconosciuto sia nel caso in cui il lavoratore venga licenziato, sia nel caso presenti dimissioni spontanee, sia al termine del contratto di lavoro. Dopo le ultime modifiche apportate alle modalità di erogazione, esso può essere ricevuto nella busta paga mensile o in alternativa nella modalità classica. Talvolta il TFR è indicato nel linguaggio comune come liquidazione.
Come si calcola il TFR: un esempio
Passiamo ora al calcolo vero e proprio del trattamento di fine rapporto. In linea di massima esso è pari alla retribuzione percepita in 12 mesi, divisa per un coefficiente pari a 13,5.
La cifra ottenuta, che tiene in considerazione anche l'eventuale tredicesima mensilità, è però lorda, in quanto va detratto il contributo versato dal lavoratore al fondo pensioni, pari allo 0,50%.
Nel caso in cui il rapporto di lavoro duri da più di un anno, le cifre accantonate come TFR negli anni precedenti vengono rivalutate secondo due percentuali. La prima, fissa, è pari all'1,50%, mentre la seconda è pari al 75% dell'indice Istat per l'anno solare precedente.
Facciamo un esempio pratico supponendo che un lavoratore abbia percepito nel 2015 una retribuzione totale di 20.000 euro. Suddividendo questa cifra per 13,5 otterremo 1.481,48 euro, che è la cifra al lordo del contributo spettante all'INPS. Questa cifra, che è pari allo 0,5%, per l'esempio considerato sarà quindi di 100 euro. Si otterrà quindi un totale di 1.381,48 euro.
Per quanto riguarda la rivalutazione Istat invece, supponiamo che essa sia stata pari al 3% per l'anno precedente. Ipotizziamo che la retribuzione totale sia stata di pari importo anche nell'anno precedente a quello utilizzato per il calcolo. La rivalutazione sarà quindi pari a 20,72 euro (1,5% di 1.381,48 euro) a cui andranno aggiunti 31,08 euro, pari al 75% della rivalutazione al 3%.
La somma riceverà quindi una rivalutazione totale di 51,80 euro.
Il calcolo della rivalutazione deve essere effettuato per ogni anno di anzianità utilizzando l'indice di rivalutazione disponibile per l'anno solare precedente.