Il prestito tra familiari è assai frequente e ha lo scopo di dare liquidità a chi si trova in obiettiva difficoltà, sono sempre stati atti fatti senza particolari formalismi, limitando gli stessi a così detti “impegni morali” tra le parti.
Gli scenari oggi sono notevolmente mutati in considerazione di tutte le procedure che l’amministrazione finanziaria mette in atto per individuare somme non dichiarate.Alla luce di ciò è importante che il beneficiario della somma possa documentarne l’origine, soprattutto se la stessa è destinata all’acquisto di un bene rilevante nell’elaborazione del redditometro da parte dell’Agenzia delle Entrate (ad esempio un’auto).
È fondamentale che le parti predispongano una scrittura privata, nella quale si specifica quanto avvenuto con particolare riguardo alla somma prestata e alle sue modalità di rimborso, la stessa è opportuno che non sia fruttifera di interessi. Alla citata scrittura è fondamentale dare data certa, ad esempio facendo apporre alla stessa il timbro di un ufficio postale, oppure procedendo alla registrazione della stessa presso l’Agenzia delle Entrate. È poi necessario che le somme prestate soddisfino il requisito della tracciabilità (bonifici o assegni bancari).