Gli ammortizzatori sociali nel mondo del lavoro italiano si rinforzano. Almeno sulla carta, il Jobs Act renziano introduce due nuove tipologie di sostegno al reddito per i lavoratori disoccupati: il NASPI e l'ASDI (al quale viene dedicato il post successivo).
NASPI: i requisiti per ottenere il sostegno per i disoccupati
La sigla NASPI nasconde la lunga dicitura “Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego”. Sarà in vigore a partire dal prossimo maggio andando di fatto a sostituire gli ammortizzatori Aspi e mini-Aspi, tutt'ora in vigore.
Come i suoi due antesignani, anche la NASPI è destinata ai lavoratori dipendenti (eccezion fatta per quelli impiegati nel settore agricolo) e i dipendenti pubblici, solo se assunti con contratti a tempo determinato.
Chi potrà richiedere il nuovo sostegno alla disoccupazione? Quei lavoratori che abbiano maturato almeno tredici settimane di lavoro nei quattro anni precedenti all'interruzione del rapporto o, in alternativa, almeno trenta giorni di lavoro nell'anno precedente.
C’è un ritocco senz’altro gradito. La differenza rispetto a quanto accadeva con l'Aspi è l’innalzamento del limite mensile della contribuzione a 1.300 euro, rispetto ai vecchi 1.165,58 in vigore nelle versioni precedenti del sostegno.
La detrazione fiscale dell'indennità di disoccupazione sarà pari al 3 per cento per ogni mese successivo al terzo; per tutti i mesi di validità, comunque, subirà una riduzione progressiva.
La durata dell’occupazione precedente determina il periodo di percezione del sostegno, dal momento che viene erogata per un periodo pari alla metà dell'occupazione degli ultimi quattro anni. Per fare un esempio: se siete stati licenziati dopo aver lavorato per un anno nel corso dei quattro anni precedenti, avrete diritto a un periodo di disoccupazione pari, al massimo, ai sei mesi.
NASPI: quando parte e come presentare le richieste
Nessuna novità rispetto al passato in merito ai termini per la presentazione delle domande di sostegno per i disoccupati. Come da leggi attualmente in vigore, l'indennità NASPI deve essere richiesta entro il sessantottesimo giorno a partire dalla cessazione dell'ultimo rapporto di lavoro.
Attenzione alle novità: l'importo NASPI spettante potrà essere erogato anche in un'unica soluzione. Si tratta esclusivamente di quei casi in cui il lavoratore voglia intraprendere una nuova attività imprenditoriale o di lavoro autonomo. Il NASPI entrerà in vigore a tutti gli effetti a partire dal prossimo mese di maggio.
Dal 2017, infine, la durata del periodo di disoccupazione verrà modificata. Essa potrà raggiungere al massimo 78 settimane (ovvero un anno e mezzo), anche per i rapporti di lavoro per i quali si avrebbe diritto ad un periodo di indennità superiore.