Consulenza o Preventivo Gratuito

Infrazione, la telecamera non è sufficiente

del 26/01/2015

Infrazione, la telecamera non è sufficiente

La sola telecamera non basta per l'invio a domicilio di una multa. E' quanto dichiarato dal Ministero dei Trasporti, che si è detto contrario all'uso esclusivo delle telecamere per accertare i divieti di sosta, in particolare nelle zone a traffico limitato.

A motivare la posizione del Ministero, il fatto che la ripresa video, da sola, non sarebbe in grado di far capire se ci sia effettivamente qualcuno alla guida del veicolo e si sia realmente in atto  una trasgressione del codice. Lo strumento della videosorveglianza permetterebbe di risalire al proprietario del veicolo ma non di accertare che questi lo conducesse durante l'eventuale infrazione.

Il Ministero dei Trasporti si è espresso su sollecitazione di un comune, che intendeva appunto ricevere chiarimenti sulla validità delle multe comminate grazie all'ausilio delle telecamere. Sul codice stradale, in realtà, si legge che è possibile inviare una multa senza la contestazione diretta al trasgressore nei casi in cui quest'ultimo non sia identificabile immediatamente o non sia presente al momento dell'infrazione, come avviene ad esempio quando si verificano soste vietate. La pronuncia del Ministero, dunque, in un certo senso aumenta i dubbi sulla questione, considerando anche il fatto che i sistemi di videosorveglianza sono utilizzati praticamente da tutte le città, e dai centri storici in particolare. La telecamera installata per sorvegliare gli accessi attraverso i varchi delle zone a traffico limitato e permettere di individuare i trasgressori è infatti lo strumento più comune in ambito di rispetto del codice della strada o delle ordinanze comunali.

Al cittadino convinto di non aver compiuto alcuna infrazione resta l'arma del ricorso, del quale ci si può avvalere anche qualora si ritenga che la multa sia stata emessa illegittimamente. Sconsigliato invece presentare ricorso nei casi di mero passaggio in zona a traffico limitato, quando cioè non sia messa in discussione la presenza o meno del conducente alla guida. Come per tutti gli altri casi di trasgressione di norme stradali, anche qui il ricorso consiste nel presentare domanda scritta al prefetto o al giudice di pace competente per la località nella quale è stata commessa la presunta infrazione. Ricordiamo che da luglio il prezzo dei ricorsi è aumentato (quota minima da 37 a 43 euro), mentre chi decide di pagare direttamente la multa può farlo usufruendo di uno sconto del 30% se lo fa entro cinque giorni dalla notifica della violazione.

vota  
Con l'inserimento dei miei dati dichiaro di aver preso visione ed accettato il Trattamento dei Dati
SULLO STESSO ARGOMENTO
Infrazioni al Codice della strada: ricorso al Prefetto

del 08/07/2010

Sgombriamo subito il campo da un equivoco, l’unico atto che può essere giuridicamente impugnato è c...

Non perde punti chi non dichiara il conducente

del 14/07/2010

Se non si dichiara il nome del conducente in seguito ad un’infrazione al Codice della strada non si...

Multe: novità col nuovo Codice della strada

del 19/07/2010

Il nuovo Codice della strada riguardante le infrazioni impedisce ai comuni di fare cassa con gli i...