L'unione fa la forza. Devono essersi ispirati a questo motto i 50 produttori di Aceto Balsamico di Modena che hanno deciso di smettere di farsi la guerra per creare un Consorzio. Una bella storia di imprenditoria italiana che si è conclusa con il migliore lieto fine e che ha come protagonisti le aziende del settore alimentare nostrano, leader nazionali del mercato dell'aceto balsamico, uno dei prodotti che distinguono l'Italia nel mondo. L'Aceto Balsamico di Modena è infatti molto apprezzato ad esempio negli Stati Uniti o in Germania e viene esportato in ben 100 Paesi.
Per lungo tempo i produttori hanno operato individualmente, competendo nel mercato in qualità e nel rapporto di quest'ultima con il prezzo per il consumatore. Poi, però, ci si è dovuto scontrare con la dura realtà. A remare contro gli imprenditori dell'aceto non c'è più solo la crisi che incombe su tutti i settori ma anche l'insinuarsi di un nemico forse peggiore: i prodotti contraffatti che hanno fatto vacillare la qualità del Made in Italy. Questo fenomeno, solo pochi giorni fa, ha indotto migliaia di agricoltori e allevatori della Coldiretti a bloccare il valico del Brennero per impedire il passaggio dei Tir che dall'Austria arrivano in Italia carichi di alimenti “stranieri” che vengono poi venduti con il marchio “Made in Italy”. Un fenomeno, dicevamo, che oltre a far calare la qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole, incide negativamente sul bilancio delle aziende che da sempre lavorano con materie prime italiane e genuine.
L'Aceto Balsamico di Modena è una produzione IGP doc, acronimo di Indicazione Geografica Protetta, un marchio che l'Unione Europea attribuisce a quei prodotti alimentari che si caratterizzano per la loro origine geografica distinta. Con questo Consorzio unico dunque ora è assicurata una duplice garanzia; da un lato i produttori consorziati saranno tutti protetti da un unico organismo e dall'altro la qualità dell'aceto sarà salvaguardata dalle imitazioni di bassa qualità e dalla contaminazione del mercato da parte di queste ultime. Il Decreto di costituzione del Consorzio pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ha dunque equiparato i produttori di Aceto Balsamico di Modena a quelli di Parmigiano Reggiano o del Prosciutto di Parma che si erano consorziati già da tempo proprio per preservare la qualità delle loro produzioni. Da un punto di vista pratico, la nascita del Consorzio di produttori di Aceto Balsamico IGP garantisce alla aziende una maggiore trasparenza grazie al loro riconoscimento istituzionale e garantisce al consumatore un livello di qualità alto. Ora è infatti possibile richiedere i controlli ispettivi e le verifiche necessarie a eliminare le produzioni fraudolente.