
Secondo la mentalità spartana vigente in certi ambienti, la versione militaresca di mobbing e bullismo sarebbe financo un benefico trattamento di rinforzo per i caratteri troppo deboli, ovvero opererebbe come una sorta di selezione naturale nei confronti degli individui "meno adatti".
Tuttavia, la Corte di Appello di Messina
ha ritenuto colpevoli i dipendenti dell'amministrazione militare sia per aver
giudicato un ragazzo idoneo al servizio militare sia per non aver adottato
maggiori cautele durante la naia per riparare lo stesso dagli effetti deleteri
degli episodi di nonnismo. E condannava pertanto, nel 2008, il Ministero della
Difesa al risarcimento dei danni per l'aggravamento delle patologie psichiche
del giovane.
Lo scorso 26 novembre la Suprema Corte ha confermato la sentenza di secondo grado, con un'attribuzione di responsabilità nei confronti del Ministero della Difesa (Cass. civ. 4809/13).