
La decisione è della Sesta Sezione Penale della Corte
(sentenza n.7505/2013) secondo cui la "palese irrisorietà" della
somma offerta agli agenti della stradale era tale da non essere idonea a
corromperli.
Semmai si sarebbe potuto parlare di oltraggio ma non certo di
istigazione alla corruzione.
Il caso preso in esame dai giudici di piazza
Cavour riguarda un automobilista che, fermato e contravvenzionato dalla polizia
stradale, al momento in cui era stato richiesto di esibire la carta di
circolazione, lo aveva fatto inserendo dentro una banconota da 10 euro.
L'automobilista rivolgendosi agli agenti aveva anche detto "lassate stare
e pigliatevi nu café".
Nella parte motiva della sentenza si legge che "l'esibizione di una somma di 10 euro, corrispondenti ad una utilità pari a 5 euro per ciascuno dei pubblici ufficiali operanti e destinatari dell'istigazione, al fine di poter fare loro omettere e quindi in concreto impedire - la preannunciata contravvenzione, per la sua palese irrisorietà, può semmai configurare il reato di oltraggio, per l'offesa all'onore e al prestigio del pubblico ufficiale destinatario della dazione stessa".