
Le prestazioni pensionistiche future non permetteranno di
mantenere invariato il proprio tenore di vita diventando imprescindibile
accantonare per tempo le risorse necessarie.
Gli strumenti più adatti sono: i
fondi pensione chiusi, istituiti sulla base di accordi tra sindacati ed
aziende, la cui adesione è consigliabile dati i bassi costi; i fondi pensione
aperti, ai quali si può aderire sia in forma individuale che collettiva - la
scelta deve ricadere su quelli caratterizzati da alto rating (“5 stelle”) e da
costi contenuti (max. tra 0,50% e 0,80%, a seconda della linea di gestione
scelta); le polizze fip/pip che godono delle stesse agevolazioni fiscali
riservate ai fondi: le sconsiglio perchè l’incidenza dei costi di collocamento
e gestione, che può arrivare ben oltre il 5% annuo, supera il rendimento medio
dell’attività sottostante - il vantaggio fiscale consistendo nella possibilità
di dedurre le somme versate sino alla concorrenza di euro 5.164,57.= annui.
Per quanto riguarda le linee di gestione su cui investire, dipende dall’età dell’aderente. Se si comincia da giovani è bene privilegiare un comparto con componente azionaria anche superiore al 50% che, nel tempo, dovrebbe permettere rendimenti superiori. Man mano che si avvicina l’età pensionabile, si dovrebbe passare progressivamente a linee più conservative che privilegiano l’obbligazionario e riducono i rischi.