Esiste tutt'oggi la reale possibilità di creare tra le parti litiganti una situazione migliore di quella in cui versano, creando in tempi brevi nuovi rapporti tra di loro.
Siamo abituati a gestire le controversie per le “vie legali”, risolvendo i nostri conflitti con affannosa ricerca della ragione e del torto in sede di tribunale.
Abbiamo sempre considerato, per consuetudine, la soluzione del conflitto coincidente con l' ottenimento della vittoria sulla controparte, attraverso l'ottenimento di una sentenza, a volte persino non soddisfacente.
In virtù delle sue peculiari caratteristiche, l’istituto della Mediazione prescinde dalla ricerca del torto e della ragione tra le parti e si sofferma, invece, sugli interessi dei litiganti e sulla soddisfazione di questi interessi (tutti!).
Il Mediatore, a differenza di un giudice o di un arbitro, si può concentrare sugli elementi fondamentali di una disputa - i quali quasi mai emergono in sede di giudizio ordinario - tra cui: le emozioni delle parti, le paure, le aspettative, gli interessi, le questioni di principio, e così via. Questo per favorire la nascita di soluzioni negoziate, che soddisfino tutte le parti in contrasto ed in tempi e con costi decisamente contenuti.
Quando si fa ricorso alla mediazione bisogna abbandonare il concetto di vincitore o vinto.
E c'e' da sottolineare una cosa importantissima: se sono le stesse parti a trovare un accordo per regolare la controversia in essere tra di loro l'accordo stesso sarà rispettato!
