Omicidio e lesioni in materia di lavoro: definizione
L'omicidio e le lesioni in materia di lavoro sono disciplinate, dal punto di vista della
giustizia, da due articoli differenti del Codice Penale.
Previsto dal nuovo articolo 589 quater del Codice Penale, il reato di omicidio
sul lavoro attribuisce una rilevanza penale a condotte differenti che
sono graduate a seconda delle violazioni e del grado di colpa. In particolare,
l'omicidio che viene commesso a causa di una violazione delle norme relative
alle malattie professionali e agli infortuni sul lavoro comporta un periodo di
reclusione che può andare da un minimo di due a un massimo di sette anni. Nel
caso in cui il datore di lavoro non si sia occupato della valutazione
dei rischi e non abbia provveduto a nominare un responsabile per la
sicurezza e la prevenzione, è previsto un aggravamento della pena. In
particolare il nuovo reato punisce con la reclusione da cinque a dieci anni chi
si rende responsabile di un omicidio sul lavoro a causa di strumenti non in linea
con le norme italiane e internazionali a disposizione del lavoratore, e da otto
a dodici anni chi si rende responsabile di un omicidio sul lavoro a causa di
una violazione delle norme relative ad agenti biologici e sostanze pericolose.
Infine, se a morire sono più persone, la pena può arrivare fino a diciotto anni
di reclusione.
Il reato di lesioni personali gravi o gravissime sul lavoro,
invece, è previsto dall'articolo 590 quinquies del Codice Penale: la reclusione
può andare da tre mesi a un anno nel caso di lesioni gravi e da un anno a tre
anni nel caso di lesioni gravissime, sempre che le stesse derivino da una
violazione delle norme relative agli infortuni sul lavoro. Se il datore di
lavoro non ha individuato un responsabile del servizio di prevenzione e
protezione o non ha adempiuto alla valutazione dei rischi, la pena
viene aggravata: per le lesioni gravi si va da tre o cinque anni, per le
lesioni gravissime si va da quattro a sette anni. Infine, reclusione da un anno
e mezzo a tre anni nel caso di lesioni gravi e da due anni a quattro anni nel
caso di lesioni gravissime per i datori di lavoro che provocano lesioni
personali per aver messo attrezzature non in linea con quanto previsto dalle
norme a disposizione dei lavoratori. Se, infine, le lesioni riguardano più
persone, la pena che viene applicata è quella che si dovrebbe infliggere per la
violazione più grave tra tutte quelle commesse, aumentata fino al triplo ma in
ogni caso di non più di sette anni.
Come si valutano i rischi sul posto di lavoro?
La mappatura dei rischi presenti in un posto di lavoro avviene attraverso il documento di valutazione dei rischi, al cui interno sono riportate anche le procedure che devono essere messe in atto per applicare le misure di protezione e di prevenzione.
Un avvocato penalista.