Cumulo giuridico - reato continuato: definizione
Nel novero del concorso materiale di reati, che fa
riferimento all'eventualità per la quale un soggetto può realizzare varie
violazioni di legge con più omissioni o con più azioni, il reato continuato in
genere viene disciplinato in modo indipendente in quanto la pluralità dei reati
che sono stati compiuti dallo stesso soggetto aveva lo scopo di soddisfare
un'unica risoluzione criminosa. Per questo motivo, in sede di pena si riscontra
una severità minore, che deriva dal fatto che i fatti commessi
sono considerati con un disvalore inferiore a quello che verrebbe loro
attribuito se fossero stati compiuti singolarmente. Ecco perché con il reato
continuato il trattamento sanzionatorio che viene applicato è meno duro
rispetto alle altre circostanze in cui si verifica un concorso materiale di
reati. L'assunto in questione, a cui è giunto il nostro legislatore, non viene
comunque accettato in maniera unanime, e anzi non manca chi ritiene che se più
reati vengono compiuti per portare a termine uno stesso disegno
criminoso l'autore di tali fatti deve essere considerato più
pericoloso socialmente: insomma, c'è chi pensa che non una diminuzione di pena,
ma un aggravamento della stessa sia necessario in tali casi.
Come si commette un reato continuato?
Quali sono gli elementi costitutivi del reato continuato?
Gli elementi costitutivi del reato continuato, secondo quel
che si può dedurre dal comma 2 dell'articolo 81 del codice penale, sono tre, e
cioè la pluralità di omissioni o azioni, lo stesso disegno criminoso e la
pluralità di violazioni di legge. Perché si possa parlare di reato continuato,
in particolare, è indispensabile che si abbia una pluralità di condotte
autonome che sfocino in altrettanti episodi criminosi: ciascuna
violazione, pertanto, deve integrare gli estremi del reato in questione, dal
momento che la continuazione dipende dalla pluralità di violazioni che viene
messa in atto con altrettanti processi esecutivi definiti. Per ciò che concerne
le tempistiche, i reati possono essere compiuti anche in tempi diversi.
1. Che cosa si intende con "reato continuato"?
Il reato
continuato, secondo quanto viene specificato dall'articolo 81 del Codice
Penale, si verifica nel momento in cui un soggetto compie diverse
violazioni di varie disposizioni di legge o della stessa disposizione di legge
con più omissioni o azioni. Tali azioni possono avvenire nello stesso momento o
in tempi diversi, ma perché si possa parlare di reato continuato è
indispensabile che rientrino nello stesso disegno criminoso. Il reato
continuato può essere considerato come una specifica tipologia di concorso
materiale di reati. Il problema più concreto è quello di provare l'esistenza di
un unico disegno criminoso, ed è per questo motivo che la giurisprudenza
nel tempo ha optato per la decisione di presumere la sussistenza di un reato
continuato anche quando i reati sono commessi a distanza di tempo. Gli elementi
costitutivi di un reato sono la sussistenza di più omissioni o azioni, il
riconoscimento di molteplici violazioni di legge e la presenza di uno stesso
disegno criminoso.
2. In cosa consiste il riconoscimento di molteplici violazioni di legge?
La continuazione
di un reato si manifesta con molteplici violazioni di legge: si può
trattare solo di delitti, ma anche di delitti e contravvenzioni. In effetti,
non si parla di delitto continuato, ma di reato continuato. Va detto, però, che
non può essere chiamata in causa la continuazione tra delitti dolosi e delitti
colposi, dal momento che in presenza di colpa non si può parlare di volontà di
mettere in pratica un disegno criminale.
3. In cosa consiste un unico disegno criminoso?
Per
identificare lo stesso disegno criminoso si chiama in causa l'ipotesi
per la quale il soggetto incriminato abbia programmato e pianificato con una
certa precisione i reati che ha commesso prima che il primo reato venga
eseguito.
3. Che cos'è la competenza per connessione?
Secondo il codice di procedura penale, esiste un tipo di
competenza specifico nell'eventualità in cui vi siano più fatti dai quali in
teoria potrebbero scaturire processi diversi (un processo autonomo per ogni
fatto), in funzione dei quali l'esito di un processo potrebbe andare a incidere
su quello di un altro. Per questo motivo, in situazioni del genere si ha a che
fare con la competenza per connessione: tutti i processi in
questione confluiscono in un simultaneus processus solo, che ha l'obiettivo di
favorire l'acquisizione delle prove e la loro valutazione nel modo migliore
possibile, così che ne derivino giudizi più veloci e pene proporzionate.