Storia dell'architettura e dell'edificato: definizione
La storia dell'architettura trova un punto di riferimento iniziale di grande rilevanza nel trattato di Vitruvio intitolato "De architectura", all'interno del quale la disciplina viene definita e si procede all'individuazione della figura e delle competenze dell'architetto. Tale trattato è destinato a influenzare la disciplina tra il Quattrocento e l'Ottocento, ma prima c'è da prendere in considerazione l'architettura nel Medio Evo, periodo nel quale essa viene assimilata da filosofi come Ugo di San Vittore e Scoto Eurigenia alle artes mechanicae. Nel periodo romanico e successivamente nel periodo gotico è il capomastro la figura che più si avvicina all'architetto: si tratta di un magister operis che si occupa della progettazione degli edifici e cura l'andamento dei cantieri. Il gotico rimane per lungo tempo lo stile più importante dell'architettura di gran parte d'Europa, ma in Italia nel periodo rinascimentale si assiste allo sviluppo di uno stile nuovo, anche per effetto del "De re aedificatoria", il trattato scritto da Leon Battista Alberti in cui ci si rifà alla firmitas, all'utilitas e alla venustas, i tre valori individuati da Vitruvio.
Come si è sviluppata la storia dell'architettura e dell'edificato a partire dal Rinascimento in avanti?
Nel Quattrocento e nel Cinquecento il concetto di città ideale si afferma sempre più con forza, ed è così che l'architettura non si limita a prendere in considerazione i singoli edifici ma si interessa alle città nel loro complesso e alla disposizione degli elementi che le compongono. Nel periodo dell'umanesimo, poi, l'architetto non è più visto come un artista artigiano, ma come un artista universale, quasi paragonabile a uno scienziato: di rilievo in questo periodo è la figura del Vignola, che con la catalogazione degli ordini architettonici classici contribuisce alla diffusione di un lessico dell'architettura omogeneo. Nel Seicento, poi, l'antropocentrismo tipico del Rinascimento lascia il posto progressivamente a un'indagine che intende sintetizzare il contrasto tra centralità e infinitezza; con il passare degli anni si hanno scoperte matematiche e tecniche che influenzano le nuove concezioni architettoniche, le quali puntano sempre di più sul movimento, sul dinamismo e sulla natura come elemento scenografico. Ecco, quindi, l'inserimento delle linee curve, che vanno a rompere gli schemi classici.
Un architetto.