Apprendista: definizione
Nel diritto del lavoro italiano, l'apprendista è colui che
svolge una certa attività lavorativa dopo aver sottoscritto un contratto di
apprendistato. La disciplina normativa di riferimento è rappresentata dal d.
lgs. n. 276 del 10 settembre del 2003, che prevede tre differenti
tipologie di apprendistato professionalizzanti dal punto di vista
contrattuale: il contratto di apprendistato per un percorso di alta formazione
o per l'acquisizione di un diploma; il contratto di apprendistato
professionalizzante per l'ottenimento di una qualifica mediante apprendimento
tecnico professionale e formazione sul lavoro; il contratto di apprendistato
per l'adempimento del diritto dovere di formazione e istruzione.
Quali sono i requisiti da rispettare per diventare apprendista?
I datori di lavoro intenzionati ad assumere uno o più apprendisti, in
seguito all'accordo tra la Confcommercio, la Cgil, la Cisl e la Uil del 2
luglio del 2004, sono tenuti a presentare una specifica domanda accompagnata da
un piano formativo; la domanda va inoltrata alla commissione
dell'ente bilaterale, che poi è chiamata a esprimere il proprio parere e a
dichiarare se la domanda stessa è conforme o meno alle norme del contratto
collettivo nazionale di lavoro. Solo i giovani con più di 18 anni e con meno di
29 anni possono essere assunti con un contratto di apprendistato professionalizzante;
il limite di età si abbassa a 17 anni per chi possiede una qualifica
professionale prevista dalla legge.
1. Quanto dura il periodo di apprendistato?
La durata del periodo di apprendistato varia a seconda del
settore di riferimento, ed è stabilita dagli accordi di settore: tra i criteri
che influiscono su questo aspetto vanno ricordati il titolo di studio, la
qualifica che si intende ottenere, i crediti formativi acquisiti, i crediti
professionali acquisiti e il bilancio di competenze. Nelle imprese del settore
terziario, per esempio, il periodo di apprendistato va da un minimo di 24 a un
massimo di 48 mesi, mentre nelle imprese del settore calzaturiero va da un
minimo di 42 a un massimo di 72 mesi.
2. Cosa prevede il contratto di apprendistato?
Dal contratto di apprendistato deriva un rapporto di lavoro
di tipo misto, che implica che il datore di lavoro sia obbligato a fornire una
formazione professionale effettiva, attraverso la trasmissione di competenze
scientifiche e tecniche o l'affiancamento pratico. Il numero di apprendisti
deve essere inferiore al numero di lavoratori dipendenti qualificati
effettivi.
3. Che cos'è il contratto di apprendistato professionalizzante?
Si tratta di una tipologia di contratto che è stata introdotta con la Legge
Biagi, vale a dire il D. Lgs. 276 del 2003, e riguarda il
conseguimento di una qualificazione tramite la formazione sul lavoro. Il
contratto di apprendistato professionalizzante può essere applicato in tutti i
settori di attività ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 30 anni non ancora
compiuti: deve avere forma scritta e riportare le indicazioni delle prestazioni
fornite, oltre che del piano formativo individuale e della qualifica acquisita
alla conclusione del rapporto di lavoro.
4. Qual è la storia dell'apprendistato in Italia?
Il primo punto di riferimento importante, sul piano storico, per
l'apprendistato nel nostro Paese è la Legge n. 25 del 19 gennaio del
1955, la prima a disciplinare questo istituto prevedendo sgravi
fiscali consistenti per il datore di lavoro. Un altro passaggio fondamentale è
stato il Pacchetto Treu, cioè la Legge n. 196 del 24 giugno del 1997, che ha
riformato l'istituto.