
La Corte europea dei diritti umani ha emesso una sentenza che tutela la privacy del lavoratore dal controllo di mail e chat professionali da parte del datore di lavoro.
Riferendosi all’articolo 8 della Cedu – Convenzione europea dei diritti dell’uomo – la Corte ha sancito che il datore di lavoro può controllare le comunicazioni mail e chat del lavoratore entro determinati limiti:
1. La privacy del lavoratore deve essere protetta da eventuali abusi da parte del datore di lavoro, specie se i controlli sono svolti a titolo preventivo.
2. Il datore di lavoro è tenuto a considerare modi e strumenti alternativi e meno intrusivi per i controlli.
3. L’accesso ai contenuti della corrispondenza del lavoratore deve essere comunicata allo stesso e non avvenire a sua insaputa.
Fonte e approfondimento: www.fiscoetasse.com