
Dall’1 gennaio 2017 è attivo il Tico – Testo Integrato Conciliazione – che sancisce l’obbligo alla conciliazione come prima via da percorrere in caso di bolletta da contestare.
Nel corso del 2016, l’Autorità per l’Energia Elettrica, il gas e il sistema idrico ha stabilito l’obbligo di tentare la conciliazione con il fornitore del servizio, sia per il cittadino sia per coloro che sono al contempo produttori e consumatori di energia elettrica.
Il Tico prevede un iter da seguire per avviare la procedura di conciliazione, totalmente gratuita. Come già d’obbligo, il cliente deve inviare un reclamo scritto al proprio fornitore, e dalla data di invio della lettera di reclamo l’utente ha termini stretti per avviare la conciliazione presso il Servizio Conciliazione dell’Autorità Garante o altri organismi di mediazione: 1 anno in caso di risposta negativa o insoddisfacente, 50 giorni in caso di mancata risposta.
Il primo incontro con la controparte dovrà avvenire entro 30 giorni dalla domanda e non prima di 10 giorni dalla relativa comunicazione alle parti. Se il primo incontro si conclude senza un’intesa tra le parti, l’utente potrà presentare il ricorso al giudice, inoltre la società elettrica subirà dei procedimenti sanzionatori se non si presenta alla mediazione.
Dal 2017 la bolletta della luce sarà anche più precisa grazie ai contatori smart 2.0 capaci di calcolare l’erogazione di energia elettrica ogni quarto d’ora, così da eliminare conguagli e previsioni di spesa: il cittadino pagherà ogni volta solo l’effettivo consumo di elettricità. La sostituzione del vecchio contatore installato nel 2001 si concluderà nel 2020 e avverrà a scaglioni senza la necessità di farne richiesta.
Infine, la bolletta dell’energia elettrica sarà inferiore del 30% per le famiglie disagiate con un reddito Isee fino a 8.107,5 €, superiore ai 7.500€ richiesti fino al 31 dicembre.
Fonti: www.studiocataldi.it