Chi commette atti osceni in luogo pubblico pagherà una multa fino a 30mila euro senza scontare una pena.
In queste ore sta facendo discutere una sentenza della Corte di Cassazione di Catania secondo la quale un uomo sorpreso a masturbarsi nelle vicinanze della cittadella universitaria non ha commesso reato di atto osceno in luogo pubblico. L’uomo non sconterà una pena detentiva ma pagherà una multa tra i 5mila e i 30mila euro.
Per la Cassazione di Catania, la masturbazione in luogo pubblico non è reato se avviene in condizioni di ridotta visibilità, perché in questo caso manca da parte dell’accusato la volontà di esibire l’atto.
Eppure, fino a pochi mesi fa gli atti osceni in luogo pubblico erano considerati un reato punibile come previsto dall’art. 527 del Codice penale (art. 527). La sentenza della Cassazione di Catania è motivata dal D.Lgs. n. 8/2016 che ha di fatto modificato tutte le violazioni per le quali è prevista la sola pena della multa o dell'ammenda, e reso gli atti osceni un comportamento punibile con una semplice sanzione amministrativa compresa tra 5mila e 30mila euro.