
Pensioni: poca chiarezza su Ape e lavoratori precoci.
Continua il confronto tra Governo e sindacati sulla riforma della pensione 2016-2017. I nodi da sciogliere entro il 21 settembre sono l’Ape – Anticipo pensionistico – e la posizione dei lavoratori precoci. Mancano pochi giorni alla data dell’incontro che dovrebbe segnare un accordo tra le parti, il 21 settembre, e sui punti c’è ancora incertezza.
Secondo la legge, i lavoratori precoci sono coloro che hanno cominciato a lavorare tra i 14 e i 16 anni di età e che ad oggi hanno o dovrebbero avere oltre 40 anni di contributi.
Il Ministro del lavoro Poletti nei giorni scorsi ha avanzato l’ipotesi di portare a 41 il limite di anni contributivi per consentire ai lavoratori precoci di andare in pensione anticipata. Tra ieri e oggi, lo stesso Poletti ha negato questa ipotesi: se applicata, sarebbe estremamente onerosa. La prospettiva è quindi quella di valutare altre proposte più idonee alla categoria dei lavoratori precoci. Tra queste, il bonus precoci pari a 4-6 mesi di contributi che verrebbero scalati dall’attuale limite fissato dalla legge Fornero, 42 anni e 10 mesi per uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Sempre il 21 settembre si discuterà anche dell’abolizione delle penalizzazioni sugli assegni pensionistici per chi smette di lavorare prima dei 62 anni di età. Attendiamo dunque pochi giorni per capire come si delineerà la riforma delle pensioni 2016-2017.