
Rischia fino a 6 anni di carcere chi mette in pericolo l’incolumità pubblica in nome di Allah.
I recenti fatti di cronaca – strage di Dacca e Nizza – richiedono l’impegno dei governi europei per gestire o bloccare l’integralismo islamico. A questo si riferisce la proposta di legge sull’introduzione del reato di integralismo islamico nel codice penale, art 270-septies.
Il testo del ddl comprendente un solo articolo recita: “reclusione da 4 a 6 anni 'chiunque, al fine di o comunque in maniera tale da mettere in concreto pericolo la pubblica incolumità, propugna o propaganda idee dirette a sostenere sotto qualsiasi forma l'applicazione della pena di morte per apostasia, omosessualità, adulterio o blasfemia; l'applicazione di pene quali la tortura, la mutilazione e la flagellazione; la negazione della libertà religiosa; la schiavitù, la servitù o la tratta di esseri umani''.
La pena si estende anche a coloro che aiutano a commette il reato di integralismo islamico con donazione di denaro, opere e/o strumenti utili a raggiungere lo scopo.
Al momento, il reato di integralismo islamico è una proposta di legge che, siamo certi, è destinata a far discutere.