Sono circa una cinquantina i decreti attuativi che devono ancora essere inseriti all’interno del nuovo codice appalti. Tra questi, vi sono anche le linee guida dell’Anac che saranno consegnate entro la fine di luglio. Il nuovo codice, inserito nel decreto legislativo 50/2016 e inserito in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19 aprile, si applicherà a tutte le procedure e ai contratti per i quali i bandi o gli avvisi siano stati pubblicati dopo l’entrata in vigore del D.lgs. Il nuovo codice, inoltre, si applicherà ai contratti per i quali ancora non è stata data pubblicità ai bandi e agli avvisi indipendentemente dalla data di annuncio dell’intenzione di concessione dell’appalto.
La parte più importante rimane, comunque, la totale soppressione del vecchio codice appalti, emanato nel 2006 e implementato con il dpr 207/2010 (ovvero il regolamento attuativo del codice). Questo potrebbe comportare qualche iniziale scossone proprio perché molte sono le norme collegate tra i due impianti. Sarà l’Anac a occuparsi dell’attuazione delle linee guida generali e di dettaglio, di concerto con il ministero delle infrastrutture, la presidenza del consiglio, il Consiglio superiore dei lavori pubblici e altri dicasteri selezionati di volta in volta.
