
È pronta a essere discussa anche nel nostro paese la norma, tipicamente anglosassone, che regolamenta gli accordi prematrimoniali. Non sarà un tema particolarmente edificante per coloro che credono all’amore cieco ed eterno, ma è un dato di fatto che i matrimoni in Italia sono in calo e che, sempre più spesso, si arriva a una separazione. Partendo da questo assunto, il legislatore ha deciso di portare all’attenzione delle Camere un provvedimento che chiarisca in anticipo quali siano le condizioni di separazione e divorzio.
Stiamo vivendo un periodo di profonde modifiche del tessuto familiare, che da molto tempo ormai ha smesso i panni di vincolo sacrale inscindibile. Per questo motivo, è bene ricordare che sono almeno cinque i provvedimenti che hanno modificato la famiglia facendo prevalere gli interessi dei singoli rispetto a quelli di unità della famiglia stessa.
Nel 1969 è stato eliminato il reato di adulterio; nel 1970 è stata sancita la volontà soggettiva dei coniugi come causa di divorzio; nel 1974 è stato fatto cadere l’obbligo di fedeltà anche in caso di separazione senza divorzio; nel 1975 sono stati equiparati i diritti di figli legittimi e naturali; nel 2016 sono stati estesi i diritti alle cosiddette “coppie di fatto”, dando vita alle unioni civili di cui tanto si è discusso nelle ultime settimane.