Da luglio del 2016, ormai è risaputo, nella bolletta elettrica sarà inserito il canone Rai: 100 euro che, dall’anno successivo, verranno spalmati in 10 rate da 10 euro ciascuno. La dichiarazione di non possesso dell’apparecchio televisivo, che dà ovviamente diritto all’esenzione, dovrà essere presentata ogni anno alla direzione provinciale I di Torino. È quanto previsto da un provvedimento della direzione generale dell’Agenzia delle Entrate.
Nel caso di sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura dell’energia elettrica, sarà la società contraente a comunicare i dati forniti dal cliente per la prima bolletta, dopodiché sarà onere del cliente stesso comunicare ogni variazione o ogni diritto di esenzione. Il pacchetto è contenuto all’interno della riforma della Rai, approvata in via definitiva al Senato lo scorso 22 dicembre.
Come abbiamo già spiegato, il fornitore dei servizi dovrà necessariamente indicare in bolletta, con una voce separata, la rata del canone richiesta. Per chi avesse autorizzato l’addebito su conto corrente, questa autorizzazione sarà estesa automaticamente anche alla riscossione del rateo del canone. Le società elettriche avranno 20 giorni, dal momento del ricevimento del pagamento, per riversarlo all’erario. La sanzione minima prevista per il mancato versamento da parte del cittadino sarà di 300 euro, mentre in caso di ritardo è previsto un conteggio in base ai giorni di effettivo ritardo. È previsto, infine, uno scambio di dati tra Agenzia delle entrate e imprese elettriche, relativamente ai soggetti esentati.
