
Buone notizie per gli investimenti in ricerca e sviluppo: dal 1° gennaio 2016 sarà attiva la compensazione del credito d’imposta per il quinquennio 2015-2019. Tutte le imprese, senza limiti di fatturato, potranno beneficiare di questa agevolazione, indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore in cui operano, fino a un massimo di 5 milioni di euro.
Le aziende potranno utilizzare da quella data un incentivo fiscale pari al 25% per le spese sostenute in ricerca e sviluppo in eccedenza rispetto ai tre anni precedenti. L’agevolazione può arrivare anche al 50% per le spese che riguardano l’impiego di personale qualificato o per contratti di ricerca con università o con startup innovative.
Per beneficiare dell’agevolazione sarà necessario aver speso, nei tre anni precedenti, almeno 30.000 euro all’anno in ricerca e sviluppo. L’Agenzia delle entrate ha già istituito un nuovo codice tributo, il 6857, grazie al quale le imprese potranno beneficiare dell’agevolazione in compensazione attraverso un modello F24. Saranno invece esclusi dal computo – e non potranno quindi beneficiare del credito d’imposta – le spese per le modifiche ordinarie o periodiche di prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti.