«Assicurare la puntualità dei pagamenti nel sistema degli appalti, i trasferimenti dei fondi statali in tempi certi e attuare uno stretto controllo dei tempi di riscossione delle tariffe dei rifiuti urbani dagli utenti». Sono alcune delle ricette per far fronte alle criticità nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti elencate da Sergio Santoro, presidente dell'Autorità di vigilanza sugli appalti (Avcp), durante un convegno sul sistema integrato dei rifiuti, tenutosi ieri al Forum P.a. Nella sua relazione il presidente dell'Avcp ha spiegato che la politica di gestione dei rifiuti delle regioni non è uniforme e che la normativa nazionale e comunitaria non è sempre rispettata. Nella maggior parte dei casi la gestione dei servizi è delegata agli organismi territoriali, a eccezione delle emergenze in Campania, Calabria e Lazio, dove sono intervenuti commissari straordinari. Santoro ha ricordato che l'Autorità ha più volte messo in luce le criticità del settore, che riguardano sia la fase di affidamento che quella di esecuzione. Gli appalti pubblici riferibili al settore dei rifiuti risultano, nell'anno 2012, pari a 5.534, a fronte dell'importo complessivo di circa 11 miliardi di euro, circa il doppio del valore delle procedure espletate nell'anno precedente; per circa il 60% del totale indicato si è trattato di appalti di importo ricompreso nel valore di 150.000, mentre costituiscono una minoranza quelli di valore superiore ai 500.000 euro.
In circa l'80% delle ipotesi le stazioni appaltanti hanno fatto ricorso alla procedura negoziata (3.813 procedure rispetto ad un totale di 5.534) e nell'ambito di questa prevalentemente all'affidamento in economia (2.655); nel 10% delle fattispecie sono, invece, ricorse all'affidamento diretto (533) e in misura meno marginale alla procedura aperta (907).