
Il quadro giuridico di riferimento del settore è tale per cui i servizi di distribuzione carbolubrificanti e le attività commerciali e ristorative nelle aree di servizio delle reti autostradali vengono affidati in regime di concessione da parte del gestore della rete, previa procedura di valutazione comparativa all'esito della quale l'affidatario del servizio assume il diritto di gestire l'area di servizio e corrisponde una royalty al gestore della rete.
In attesa dell'entrata in operatività dell'Autorità di regolazione dei trasporti, l'ex ministro Corrado Passera ha emanato un atto di indirizzo per individuare criteri da seguire per l'affidamento dei servizi in modo da rendere meno gravose le difficoltà segnalate dagli operatori economici del settore. In particolare l'atto precisa, in primo luogo, che vi è obbligo di trasmettere preventivamente gli schemi delle procedure di aggiudicazione che i gestori intendono seguire al fine di ottenere l'approvazione ministeriale (da pare della Struttura della vigilanza sulle concessioni autostradali). Dal punto di vista dei contenuti si invitano i gestori che dovranno esperire le procedure di affidamento a considerare come elemento di valutazione preponderante, nell'aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, gli elementi di natura tecnico-qualitativa ai quali dovrà essere conseguentemente assegnato un «peso» maggiore rispetto all'elemento economico (prezzo). Si entra anche nel dettaglio di questa indicazione fornendo una lista esemplificativa di elementi di valutazione: migliorie relative ai servizi alle persone (famiglie e turisti), utilizzo carburanti alternativi, manutenzione, ristrutturazione piazzali e fabbricati, produzione di energia rinnovabile. Per quel che riguarda i canoni di sub-concessione, l'indicazione contenuta nell'atto di indirizzo è che siano composti da una parte fissa e da una variabile; quest'ultima dovrà essere definita «in percentuale decrescente rispetto alle quantità vendute per i servizi oil e fatturato per i servizi non oil», così da incentivare la qualità. Il Ministero dà poi facoltà di procedere con una gara unica per in gestione integrata i servizi («oil» e ristorazione, ad esempio) di una intera area per le aree di servizio che eroghino meno di 3 milioni di litri di carburante all'anno. Infine per gli anni di sub-concessione da porre a base di gara occorrerà anche tenere conto degli investimenti che dovranno essere eseguiti nell'area affinché sia mantenuto l'equilibrio economico-finanziario, valutando il traffico registrato nel «tronco» autostradale (40 km prima e dopo l'area).
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