
«Quello della formazione», sottolinea il presidente dell'Inrl Virgilio Baresi, «è il passaggio d'obbligo per tutti i revisori legali, reso ancor più significativo dal fatto che il 2013, con l'entrata in vigore dei decreti attuativi del dlgs 39/2010, sarà il banco di prova per la categoria. Occorre ricordare che l'aggiornamento professionale dovrebbe permettere il diritto di esercitare l'attività di revisione secondo quanto stabilito dalla recente normativa italiana che ha recepito la regolamentazione dell'Unione europea, in vigore da anni».
Nel dettaglio il corso per i revisori legali per enti locali, coordinato dal segretario nazionale dell'Istituto Gianluigi Bertolli, vede rinnovata la collaborazione con Csel anche nella formazione a distanza direttamente «via computer», con lezioni disponibili su un apposito portale dotato di piattaforma di trasmissione video streaming. Il corso è costituito da 20 lezioni. Mentre per il corso che verrà avviato a marzo verrà messa a disposizione la tecnologia della tv on the web criptata, e darà diritto a 15 crediti formativi.
I vertici dell'Istituto esprimono, poi, il rammarico per la situazione di stallo verificatasi all'interno dell'ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili. «Non vorremmo che questa impasse danneggiasse oltre misura una delle più importanti professioni economiche del sistema. Ci auguriamo quindi che venga superata al più presto questa situazione di stallo, che rischia di generare una immagine non consona al sistema professionale italiano».
Un sistema che la prossima settimana sarà alla ribalta mediatica nazionale con l'organizzazione del Professional day, pienamente condiviso dall'Inrl, come ribadito dal presidente Baresi: «Non possiamo che appoggiare l'iniziativa del prossimo 19 febbraio, per richiamare l'importanza che rappresenta l'intero sistema delle libere professioni per l'economia del paese. Un nucleo intellettuale di alto profilo in grado di operare in difesa del lavoro e delle imprese».
Doveroso e sentito il riflessivo pensiero dei vertici dell'Istituto, infine, nell'apprendere l'inattesa quanto difficile decisione del Santo Padre che viene considerata come un atto di grande coraggio e sfida per ridare vigore alla Chiesa cattolica.