
I regolamenti. Il Consiglio nazionale forense, con il proprio ufficio studi, sta mettendo a punto i regolamenti di sua competenza per l'attuazione della nuova disciplina dell'ordinamento professionale forense. Nella circolare sono specificate le priorità, ovvero: il regolamento dello sportello del cittadino, il regolamento per l'elezione dei componenti del consiglio distrettuale di disciplina e per il procedimento disciplinare; e il regolamento per la formazione continua e per l'istituzione e l'organizzazione delle scuole forensi. Il Cnf chiede anche agli ordini di inviare le proprie osservazioni, in particolare sulle regole per l'istituzione dello sportello del cittadino, che saranno elaborate per prime. «Nella giornata di martedì 19 febbraio», si legge nella circolare, «vi sarà spedita una e-mail contente apposito link per accedere al citato modulo che dovrà essere compilato on-line e quindi inoltrato al Cnf». Le osservazioni dovranno essere inviate entro 15 giorni dall'inoltro della comunicazione e-mail, ovvero entro il prossimo 7 marzo.
Il tema parametri. Il Cnf, nella circolare, segnala infine agli ordini territoriali, riguardo le nuove regole sui parametri, che è in fase di ultimazione la proposta che il Consiglio nazionale forense deve rendere «ai sensi dell'art. 13, comma 6 della legge n. 247/12, sulla quale anche verrete consultati». Sul punto, però, interviene anche l'Organismo unitario dell'avvocatura, che invece chiede al ministero della giustizia la pubblicazione delle modifiche ai parametri dei compensi degli avvocati che hanno già avuto il parere del Consiglio di stato. «L'Oua», si legge nella nota di ieri, «chiede da un lato al ministero guidato da Paola Severino di chiarire le ragioni di questa lunga situazione di stallo e di indicare tempi e modi del definitivo varo del decreto, dall'altro al Cnf di intervenire in tal senso esprimendo un parere favorevole, in attesa di elaborare le nuove tabelle come previsto dalla nuova legge forense». «È urgente varare la nuova riformulazione dei parametri», afferma il presidente dell'Oua, Nicola Marino, «nonostante il parere critico del Consiglio di stato. Il testo è migliorativo e raccoglie, in parte, le proposte presentate dall'Oua e dalle associazioni, e illustrate anche nel corso del recente Congresso forense a Bari».