Prezzi dei carburanti più trasparenti. Da un lato, attraverso la pubblicizzazione dei prezzi visibili dalla carreggiata stradale secondo l'ordine gasolio, benzina, Gpl, metano; senza più indicare sconti, ma fornendo al guidatore solo i prezzi effettivamente praticati alla pompa. Dall'altro, attraverso l'obbligo per tutti gli impianti presenti sull'intero territorio nazionale (e non più solo per i distributori in autostrada) di comunicare i prezzi al dicastero dello Sviluppo economico. Che provvederà a pubblicarli sul proprio sito web. Il tutto è previsto in due nuovi decreti firmati dal ministro allo sviluppo economico, Corrado Passera. I provvedimenti, al vaglio della Corte dei conti, saranno operativi solo dopo la registrazione della magistratura contabile e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il primo decreto ministeriale attua l'art. 19 del decreto legge 1/2012. Il secondo completa l'attuazione dell'art. 51 della legge 99/2009. Ma vediamo come Passera ha attuato il mandato a rendere più chiari i prezzi sui cartelloni stradali. Come detto, questi devono essere esposti sui cartelloni stradali secondo il seguente ordine, dall'alto verso il basso: gasolio, benzina, Gpl, metano. I prezzi segnalati devono essere quelli effettivamente praticati. I prezzi del servito devono essere esposti su cartelloni separati indicando la differenza in aumento. Gli importi devono essere esposti in euro per litro (euro per kg per il metano) con tre cifre decimali. Una volta pubblicati in G.U. gli obblighi di trasparenza saranno cogenti:
- dal 15° giorno per l'esposizione dei prezzi senza indicazioni di sconti;
- dal 60°, per l'esposizione dei prezzi con minore evidenza della terza cifra decimale;
- dal 90° giorno, per l'esposizione dei prezzi secondo l'ordine dall'alto verso il basso: gasolio, benzina, Gpl, metano. Nonché per i nuovi impianti.