
Emblematico è il caso, molto frequente, in cui i figli minori vengano collocati prevalentemente presso la madre con conseguente assegnazione della casa familiare e il padre, oltre a corrispondere l'assegno di mantenimento per i figli, debba continuare a pagare, in tutto o in parte, il mutuo di un'abitazione della quale non potrà più godere a nessun titolo per molti anni rimanendo privo di risorse.
In molti i casi una soluzione c'è ed è rappresentata dal trasferimento della casa familiare in sede di accordo di separazione.
I vantaggi sono molteplici. In via esemplificativa:
- sono previste notevoli agevolazioni fiscali;
- si può considerare adempiuto in tutto o in parte l'obbligo di mantenimento che incombe sul genitore non collocatario che, quindi, vedrà ridotto in tutto o in parte l'importo dell'assegno a suo carico;
- il trasferimento può avvenire anche direttamente in favore dei figli minori;
- si può prevedere in sede di accordo che il mutuo sia posto in tutto o in parte a carico del genitore collocatario che di fatto continuerà ad abitare nella casa;
- il genitore non collocatario si libera in tutto o in parte del peso di un immobile di cui di fatto cessa di godere e può destinare le risorse risparmiate per trovare una nuova sistemazione;
- si realizza un maggiore equilibrio nelle posizioni di diritti/doveri dei genitori.