
L’ Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi ha comunicato l’imminente invio di 147 mila comunicazioni riguardanti anomalie negli studi di settore. Scopriamo tutti i dettagli della nuova operazione del fisco.
Studi di settore: verifiche sulle anomalie 2013-15
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato che in seguito alle verifiche sono state riscontrate anomalie riguardanti 147.000 contribuenti. Le anomalie riguardano il triennio 2013-15. Per consentire la regolarizzazione delle posizioni, l’Agenzia invierà una comunicazione con tutti i dettagli delle incongruenze riscontrate, in modo che il contribuente abbia la possibilità di chiarire o di riparare agli errori.
L’avviso di un’anomalia verrà recapitato tramite tre modalità, a seconda dei canali di comunicazione a disposizione. Per chi ha effettuato l’abilitazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, sarà recapitato un avviso nel cassetto fiscale. La presenza dell’avviso sarà notificata anche via posta elettronica certificata e via SMS (per chi ha fornito il numero di telefono). Inoltre i contribuenti che hanno barrato questa opzione nell’Unico 2016, saranno avvisati tramite l’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione.
Nessun avviso sarà invece recapitato tramite posta; per questo consigliamo di verificare l’eventuale presenza di comunicazioni nel proprio cassetto fiscale.
Studi di settore: i tipi di anomalia
Le anomalie riguardanti gli studi di settore sono di 70 tipologie diverse. 58 di queste sono riferite all’attività di impresa, sei sono specifiche delle attività professionali, mentre le restanti sei riguardano entrambe le tipologie di lavoro autonomo. Nella sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate relativa alla comunicazione delle anomalie 2017 sono riportati i fac-simile delle comunicazioni per ognuno dei settanta casi riscontrati. Oltre a ciò, nella stessa sezione del sito sono disponibili anche le risposte ad alcune delle domande più ricorrenti, in base alle richieste pervenute per lo scorso anno.
In caso di ricezione di una comunicazione di anomalia, è possibile utilizzare l’apposito software dell’Agenzia delle Entrate per chiarire la propria posizione.
Vista la complessità della materia, consigliamo comunque di rivolgersi in primo luogo al commercialista per comprendere nel dettaglio a cosa l’anomalia riscontrata faccia riferimento.
I dati utilizzati per le comunicazioni sono quelli presenti nei database dell’Agenzia fino al 15 maggio 2017. L’Agenzia comunica che sono stati esclusi dalle verifiche i soggetti deceduti, con attività cessata o partita IVA chiusa al 31 maggio 2017.
Ricordiamo infine che il cassetto fiscale è accessibile dal sito agenziaentrate.gov.it, nell’area servizi online.