
Il regime dei minimi 2016 si conferma nell'impostazione simile alla stessa tassazione agevolata applicata negli anni scorsi. Scopriamo quali sono le novità per il 2016 e gli aspetti di criticità già emersi per l'anno in corso.
Regime dei minimi 2106: accesso alla tassazione agevolata
Il regime dei minimi 2016 è una modalità di tassazione delle attività imprenditoriali e dei professionisti basato sull'applicazione di un'aliquota fissa. il regime è esente dal pagamento dell'IVA ed è stato istituto per favorire l'imprenditoriale giovanile e la ricollocazione dei lavoratori disoccupati.
La principale novità 2016 per quanto concerne questo tipo di tassazione riguarda la scadenza della possibilità di scelta tra il vecchio regime al 5% ed il cosiddetto regime forfettario al 15%, tra i quali era possibile scegliere fino a tutto il 2015. A partire dall'anno nuovo infatti l'applicazione del nuovo regime forfettario avviene in automatico, anche se sono già state sollevati dei dubbi in merito alle attività iniziate a fine 2015, che hanno 30 giorni di tempo per comunicare l'inizio dell'attività. Il caso particolare non è al momento ancora stato risolto e potrebbe quindi non essere raro trovarsi in questa finestra temporale con relativi dubbi in merito al regime corretto da adottare.
In linea di massima vale comunque la regola del 15% già accennata; le imprese o i professionisti saranno tenuti a versare una quota pari al 15% del fatturato per tutti i lavori svolti. Per i nuovi regimi dei minimi 2016 è stata innalzata la soglia di fatturato limite, che raggiunge il limite dei 30.000 euro (innalzato quindi rispetto alle quote delle normative precedenti).
Regime dei minimi 2016: cosa accade ai vecchi regimi?
Per quanto riguarda coloro che già hanno usufruito negli anni precedenti del regime dei minimi, non ci sono novità da segnalare. Anche per il 2016 è stata confermata la possibilità di usufruire dell'aliquota al 5% per chi ha iniziato l'attività prima del 2016, fermo restando il rispetto dei requisiti che prevedono l'utilizzo per non più di 5 anni del regime agevolato o dell'utilizzo dello stesso fino al compimento del trentacinquesimo anno di età da parte del professionista o dell'imprenditore. Una volta raggiunta la soglia limite di età o il periodo di cinque anni, l'attività imprenditoriale dovrà rispettare tute le norme previste per il settore di appartenenza, con particolare attenzione all'applicazione dell'aliquota IVA corretta per i prodotti o i servizi specifici.